Questa pandemia ci sta spingendo ad accelerare i processi di digitalizzazione, andiamo capire quali sono gli impatti

In questo periodo di crisi sanitaria ed incertezza economica è necessario rimanere lucidi nelle valutazioni. Le conseguenze per l’economia saranno altrettanto impattanti quanto l’attuale crisi sanitaria che ormai tutte le nazioni stanno vivendo. Chi prima e chi dopo sta facendo i conti con questo virus che mette a dura prova le strutture sanitarie nazionali e non solo.

Guardare con profondo rispetto la situazione attuale è molto importante, ma cercare di proiettarsi su quelle che saranno le evoluzioni lo è altrettanto.
L’intero settore industriale, gli artigiani e anche tutte le associazioni hanno questa “opportunita” di comprendere quale potrebbe essere il loro posizionamento una volta usciti da questa situazione di crisi, andando anche a considerare gli interessi reali della società a cui si riferiscono, a cui vendono prodotti o servizi.

Accelerazione digitale post Covid 19
Il settore dei trasporti è uno di quelli che è legato ancora sotto molti punti di vista a operare con delle metodologie tradizionali con strumenti analogici mi viene da dire. Ma questo virus ha di colpo obbligato le aziende a dover scegliere di adottare degli strumenti digitali per portare avanti l’attività ordinaria. L’esempio più banale è lo smartwork. E qui, le aziende virtuose devono comprendere il cambiamento ed accoglierlo.
Questa idea di accogliere il cambiamento sta guadagnando terreno velocemente anche nel settore dei trasporti.
Come sottolineato nelle dichiarazioni del ministro federale tedesco dei trasporti e delle infrastrutture Andreas Scheuer, ci si attende una forte adesione alle tecnologie digitali nel post crisi. Oltretutto, a suo dire, le aziende che già ad oggi utilizzando le recenti soluzioni telematiche per ottimizzazione percorsi e gestione degli ordini, si trovano in una posizione più vantaggiosa potendo elaborare più velocemente gli ordini.

Il corona virus senza dubbio ci sta mostrando l’importanza che hanno le tecnologie digitali sia per il trasporto ma anche per tutti gli altri settore, pensiamo all’istruzione all’amministrazione pubblica. Ci troviamo di fronte ad un’evidenza che tocca tutti i settori. Come afferma anche il presidente di Bitkom Achim Berg, “la crisi è un campanello d’allarme per la digitalizzazione. In passato abbiamo impiegato troppo tempo per avviare questo processo. Ora è tempo di costruire le infrastrutture digitali, digitale i processi aziendali e sviluppare nuovi modelli di business digitali”.
Andando a concludere, è molto probabile che questo processo di digitalizzazione forzata andrà perseguito anche successivamente alla crisi. Veicoli come provider di sistemi software di fleet management telematici cerca sempre di argomentare i motivi per cui è necessario operare con queste tecnologie.

Anche noi abbiamo dovuto stravolgere le nostre abitudini lavorative ma siamo a vostra disposizione, da casa, ma a disposizione. Ci teniamo a questo processo perchè crediamo fermamente che una digitalizzazione porti con sé un risparmio di tempo e quindi un progresso verso un futuro lavorativo migliore.

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